PLURALE VA BENE, MA UNITARIO DOVE ?

 

"il manifesto" del 10 aprile propone all'attenzione dei

propri lettori, a pagina 3, una intervista di Daniela

Preziosi al candidato socialista alla presidenza del

Consiglio dei ministri, Enrico Boselli.

Il leader socialista propone alla Sarc un patto laico in

sette punti - tra cui la revisione della legge 40, la RU486

(la pillola del giorno dopo) ed i Pacs - che sono <tutte

questioni che i partiti socialisti d'Europa (il gruppo Pse

al parlamento europeo, n.d.r.) sostengono convintamente>.

La sera di martedì 8 aprile a Torino, in via Jacopo Durandi

13 presso la sala delle conferenze della piazza dei

mestieri, si è tenuto un incontro - patrocinato dalla Sarc

e dal gruppo sedicente comunista al parlamento europeo -

sul tema "Un futuro senza TAV e senza inceneritori è

possibile" che ha visto la partecipazione, tra gli altri,

dell'europarlamentare rifondarolo Vittorio Agnoletto.

Nel corso del suo intervento, l'ex portavoce del Genoa

Social Forum si è scagliato con veemenza contro le

politiche sul lavoro, portate avanti a livello europeo dai

rappresentanti del Pse, paragonandole a quelle che attua la

destra fascista e quella che lui definisce 'liberale'.

Ci stupisce che un personaggio come il segretario

socialista - lo stesso che avrebbe voluto candidare

Mastella per assicurargli il diritto di tribuna - non

conosca le posizioni, che a noi appaiono del tutto

inconciliabili con le sue, dell'Agnoletto; rimarremmo

attoniti se l'(in)Fausto desse seguito alla richiesta

boselliana, perché semplicemente significherebbe smentire

il suo collega di partito.

Se lo facesse significherebbe soltanto che, all'interno

della Sarc, ognuno si muove per conto suo senza rapportarsi

al candidato presidente del Consiglio, il che sarebbe la

sconfessione di un progetto 'unitario e plurale' che tanto

unitario evidentemente non è, come dimostra questa vicenda

torinese; infatti, ci chiediamo cosa pensi Sd delle

esternazioni di Agnoletto, visto che Mussi e compagnia

stanno tuttora nel Pse, dove intendono restare: non

crediamo che possano essere d'accordo.

 

Torino, 10 aprile 2008